curiosità stroriche padovane  1°

L'ALBERGO DEL BO
(Marialuisa Basilicata)

Legato alla storia dell'università fu il cosiddetto  Albergo del Bo che ne divenne la sede più prestigiosa. Il medico padovano Michele Savonarola lo definì magnifico e senza uguali. Costituiva una meraviglia per la sua ampiezza e ricchezza di servizi..oltre 40 stanze,

ed una serie di stalle per ospitare 200 cavalli. Non pochi pellegrini i si recavani a Venezia per imbarcarsi diretti in Terra Santa e lasciavano i cavalli al Bo e di ritorno li riprendevano. Le stanze avevano il loro nome..belvedere..della torre piccola,,della torre grande..della stella, dell'angelo, della rosa ,del bue..ecc. e talvolta prendevano il nome di personaggi illustri che vi avevano alloggiato.  Tra le cose curiose c'era un letto cosiddetto " a cariola" che di giorno poteva essere nascosto sotto un letto più grande. Il primo conduttore di questo albergo fu un certo ARNOLFO, sotto la signoria di Francesco il vecchio. Tutti stranieri successero al governo del Bo finché verso la fine della signoria, i Carraresi cedettero l'albergo al macellaio Giacomo Marcolini.. In seguito lo stesso acquistava dai Carraresi una casa che venne chiamata l'ospizio del Bo posta in contrada San Martino. 

Fu un ottimo affare per il Marcolini che comperò l'albergo per sei mila lire, prezzo corrispondente alle carni fornite in precedenza dal macellaio ai carraresi per sostenere l'assedio dei veneziani. Caduta la signoria nel 1405, i veneziani riconobbero il Marcolini come unico proprietario dell'ospizio del Bo. Nel 1493 un discendente, il dottor in legge Giacomo dei Bolzanini chiuse l'albergo e lo cedette in enfiteusi(affitto) al rettore dell'università dei giuristi, che mancava di una sede unica e rappresentativa. La nuova sede si arricchì di mirabili costruzioni(cortile antico) , accentrò le scuole universitarie dei vari quartieri: contrada San Biagio, Santa Lucia, e Santa Caterina, Pontecorvo e in Piazza del Santo (vedi lapide sulla casa di fronte). L'albergo al Bo passava così alla storia della cultura dopo un'attività di oltre 130 anni, dal 1162 al1493, al servizio del pubblico e dei viaggiatori.

 

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